Psicosi

Che cosa sono le Psicosi?

Sono disturbi complessi che includono un alterato esame della realtà, con deliri e associazioni rilevanti. Qest’ultime nella maggior parte delle volte non  vengono percepite come distorte e patologiche dal soggetto. In altri casi invece il soggetto le riconosce come esperienze allucinatorie, ma nonostante ciò ne rimane vittima.

Il disturbo psicotico può essere anche indotto dall’uso di sostanze.

Le più comuni sono:

Schizofrenia: compare spesso in relazione a eventi di separazione o d’isolamento che fungono da fattore scatenante.

  • Linguaggio disorganizzato
  • Stato confusionale, delirante e allucinatorio
  • Comportamento disorganizzato
  • Compromissione del funzionamento socio-lavorativo
  • Appiattimento dell’affettività
  • Chiusura affettiva
  • Scissione

Disturbo Schizoaffettivo: la situazione di base è la stessa della schizofrenia, associata all’oscillazione dell’umore con la presenza di episodi depressivi o bipolari.

Disturbo Schizofreniforme: i sintomi sono gli stessi della schizofrenia, tranne che per la durata e per l’assenza del requisito che prevede un deterioramento del funzionamento.

Disturbo Delirante: caratterizzato da Deliri, non bizzarri, con uno spunto realistico perché riguardano situazioni reali di vita:

  • Delirio Erotomanico
  • Delirio di Grandezza
  • Delirio di Gelosia
  • Delirio di Persecuzione
  • Delirio Somatico
  • Delirio Misto

Disturbo Psicotico Breve: sintomi sono gli stessi della schizofrenia, con una durata minore. Si può trattare anche di un episodio reattivo a fattori stressanti. E’ piuttosto raro.

Disturbo Psicotico Condiviso o Follia a Due: si manifesta quando il soggetto è in relazione con una o più persone che stanno delirando e il delirio può essere accompagnato da allucinazioni visive, olfattive e uditive. Non è conseguenza di abuso di sostanze.

Un lavoro di sostegno psicologico e di psicoterapia è utile sia alla persona direttamente coinvolta che a tutto il sistema famigliare, per superare la crisi in maniera costruttiva, dandole un senso e favorire così la creazione di un equilibrio più sano, contraddistinto da una comunicazione adeguata e non caotica.

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Dott.ssa Barbara Manzini